DIETA DEL PAPA

DIMAGRIRE ATTRAVERSO LO SPIRITO E UNA SANA ALIMENTAZIONE




Sono frequenti le notizie che raccontano delle abitudini alimentari del Papa.
La storia racconta che i papi del passato erano abituati a tenori di vita da monarchi assoluti e come tali non si limitavano molto a tavola. Papa Gelasio (il cui pontificato risale agli anni 492-496) è rimasto nella leggenda per avere inventato le crêpes, anche se va precisato che non lo fece per golosità ma per sfamare i pellegrini francesi che giungevano a Roma.
La dieta dei Papi è sempre stata eterogenea ed influenzata sia dal periodo storico del papato, sia dalla provenienza dei Pontefici. Se fino a Papa Giovanni Paolo I  la nazionalità dei sommi Pontefici era sempre italiana, con le sue tradizioni culinarie, con Wojtyla le cucine papali sono state contaminate anche dalle tradizioni straniere: polacca, tedesca e argentina.

Ma cosa e come dovrebbe mangiare un Papa? Quale dovrebbe essere il suo piano alimentare ideale?

Le cronache raccontano che la giornata tipica di un Pontefice inizia molto presto, con sveglia alle 5:00/5:30. Per iniziare la giornata bisognerebbe fare una colazione a base di cereali integrali e un frutto
Verso le 8:00, dopo le preghiere del mattino, è consigliata una passeggiata nei giardini vaticani di circa un’ora. L’attività fisica leggera è consigliata sempre, ad ogni età, e consente di prevenire malattie cardiocircolatorie e problemi di artrite.
La giornata prosegue con le udienze papali, dove il Pontefice trascorre molto tempo seduto.
A metà mattinata lo spuntino, quindi, è una tappa obbligata e dovrebbe essere a base di frutta secca o un frutto o, in caso di preferenza per gusti salati, una fettina di pane tostato e ricotta.
Il pranzo, servito tipicamente alle 12:00/12:30, deve essere un pasto completo e comprensivo di tutti i macronutrienti: carboidrati, proteine e grassi. Si può optare per un primo piatto leggero, magari una minestra ed un secondo piatto a base di carne (come nella migliore tradizione argentina) o pesce, accompagnato da un bel piatto di verdure. Ma il Pontefice può optare anche per un piatto unico, una minestra con legumi, un primo piatto con condimento di carne o pesce o un secondo ed uno contorno accompagnati da una fetta di pane.

Dopo il necessario riposo pomeridiano, le attività lavorative del pomeriggio, continuano con le udienze, lo studio e le preghiere che devono essere interrotte da una pausa per il classico spuntino.

Simile al pranzo può essere organizzata la cena, che generalmente si consuma abbastanza presto, intorno alle 18, prima dell’ultima preghiera che segna la fine della giornata.
Per i Pontefici, ovviamente, è d’obbligo bere almeno 2 litri di acqua al giorno che, oltre a prevenire la disidratazione, consentono una corretta funzionalità renale e dell’apparato urinario.
Se non ci sono controindicazioni da parte del medico, è possibile inserire anche un bicchiere di vino rosso al giorno.

Nei periodi forti dell’anno liturgico, come la Quaresima, il papa segue le indicazioni relative ai giorni di digiuno e astinenza. Questo non influisce sulla sua salute, un giorno di digiuno di tanto in tanto non solo non nuoce, ma addirittura è anche consigliato, per effettuare una sorta di depurazione del corpo, oltre che dell’anima.

Circa gli alimenti, sono tutti a base di piatti molto semplici, per i Gesuiti, ad esempio, non ci sono dubbi sulla presenza del pane. Tra i vari tipi di pane a disposizione è preferibile, anche per il pontefice, scegliere pane con farine integrali.

Cronache segnalano come Bergoglio preferisca mangiare una scodella di zuppa, cucinata da lui stesso, nel suo appartamentino al secondo piano del palazzo della Curia. Inoltre, nonostante lo staff di medici che segue il papa nella composizione della sua alimentazione abbia deciso di proporre al pontefice una dieta mirata, egli preferisca sempre un piatto di pasta al giorno di circa 80  grammi.
Giovanni Paolo II aveva l’abitudine di mangiare un panino al burro con latte di capra per la prima colazione e carni polacche con vino a pranzo, limitandosi ad avanzi per la cena; come dessert amava una torta polacca alla crema, che è divenuta nota come crema papale.
Anche il papa emerito Benedetto XVI per molto tempo ha seguito una dieta in stile “bavarese” che poteva prevedere anche un po’ di birra fermentata nello stile dei monaci (e digressioni più “mediterranee” come fettuccine con gamberi, zucchine e zafferano).

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